ci siamo...

Il vino festeggi la giornata in un giorno lieto non è vergogna essere brilli -TIBULLO-


martedì 17 maggio 2011

FRIGGITELLI RIPIENI

Anche se il vento di questi giorni ci riporta un pò all'aria che si respira in ottobre, quando ormai le giornate estive sono un ricordo, ed inizia il vento "freddino"..... diciamolo...l'estate è alle porte..anche se ancora queste porte non si aprono per bene!!!:-)))
In questa stagione ci sono nuomerose verdure  velocissime da preparare ma con sapori davvero intensi una di questi sono i "frigitelli".Una sorta di incrocio tra il peperone ed i peperoncini che possono prestarsi, oltre che per il classico uso in padella, per numerose ricette sfiziose!;-)
Ed io come sempre ho improvvisato!

Per in nostro piatto ci serve:
-frigitelli
-carne tritata di vitellone
-pane raffermo
-parmiggiano reggiano
-uno spicchi di aglio
-un uovo
-prezzemolo fresco
-olio extravergine di oliva

Iniziamo con l'incorporare tutti gli ingredienti che andranno a formare il ripieno, in una terrina quindi mettiamo :la carne tritata, l'uovo, il pane raffermo che avremo ammorbidito con dell'acqua, l'aglio, il prezzemolo e del sale q.b., mescoliamo per bene e lo mettiamo in una padella con dell'olio extravergine a fuoco vivo per circa 5 minuti (questo serve a cuocere la carne visto che i frigitelli in padella cuociono in pochissimo, e rischieremmo di mangiare la carne cruda).



Una volta pronto il ripieno laviamo e priviamo del cappuccio e dei semii interni i friggitelli, e li riempiamo con il composto.


Metiamo un padella dell'olio e li saltiamo fino a quando su di essi non si formi la classica crosticina.

Impiattaimo.
Questo è davveroun piatto veloce ma molto saporito e può essere servito anche freddo!:-)

Il vino che vi consiglio, visto il piatto tipicamente del lazio è un bianco che potrete trovare sia secco che amabile, di giusto corpo, armonico e vellutato cioè un bianco dei Colli Lanuvini o, se preferite un rosso, un Cesanese di Olevano Romano, versatile per tutti piatti di corpo e ricchi di sapore, anche questo potrete trovarlo in tutte le varienti,amabile, secco, dolce e frizzante , non avete che l'imbarazzo della scelta! :-)

Buon appetito!!
 A presto 
 Francesca.

domenica 15 maggio 2011

IL POLLO ALLE MANDORLE (rivisitato)

Salve a tutti,
oggi vi parlerò del pollo alle mandorle; chi di noi andando al ristorante cinese, almeno una volta nella vita non ha assaggiato il polloalle mandorle, bene io ne ho fatto una mia versione, come sempre semplice, veloce ma d'effetto, un modo per dare una variante al classico petto di pollo,carne bianca che durante l'estate è sicuramente più presente nelle nostre tavole.
Per questa ricetta servirà:
-del petto di pollo
-olio extravergine di oliva
-farina
-mandorle sgusciate
-succo di limone
-sale q.b.
Riduciamo le  mandorle in granella con un coltello,va bene anche in pezzi grossolani... e il una padella mettiamo l'olio extravergine e le facciamo tostare.
Tagliamo il petto di pollo in listellini non troppo spessi e lo passiamo nella farina,una volta saltate le mandorle aggiungiamo il petto di pollo, saliamo e lasciamo cuocere stando attenti a non far d'orare troppo la carne, perchè a fine cottura deve  risultare morbido.
Quando il petto è cotto spegniamo la fiamma e aggiungiamo una spruzzata di succo di limone mescolando.
Impiattiamo..
Non sarà come quello del ristorante ma vi assicuro un piatto davvero sfizioso!!!
Il vino che vi consiglio per questo piatto è il Bardolino Chiaretto, un vino rosè fruttato morbido e aromatico malleabile al  punto che si può abbinare con ogni portata dai sapori non troppo forti. Va servito fresco12/14 gradi.

Buon Appetito!!!
A presto Francesca

mercoledì 27 aprile 2011

COPPETTE DI RISO E ZUCCHINE

Sono sempre stata una di quelle che in cucina ama presentare i piatti in modo particolare... anche le cose più semplici,perchè anche l'occhio vuole la sua parte!!!:-))))
Cosi' ho pensato che un semplice riso con delle zucchine potesse diventare qualcosa di particolare ma con davvero poco.... e allora c'ho provato....
Per quasta ricetta ci servirà:
-1 cipolla
-5 zucchine
-pancetta
-1 del dado vegetale
-pepe
-scamorza affumicata 
-parmiggiano reggiano
-olio extravergine d'oliva
Lavimo ed affettimo le zucchine a rondelle , mettiamo a soffriggere pancetta e cipolla  nell'olio ed appena d'orato il tutto aggiungiamo le zucchine lasciamo andare a fuoco medio; allo stesso tempo mettiamo a bollire dell'acqua con il dado .
Quando le zucchine risulteranno cotte mettimo direttamente nella casseruola il riso che ci occorre, a seconda delle persone, ed aggiungiamo il il brodo che basta per iniziare la cottura dello stesso.
Continuiamo ad aggiungere il brodo ogni volta che il riso lo assorbirà del tutto fino all'avvenuta cottura.
Ora riempiremo delle coppette da budino o usa e getta di alluminio(che potrete trovare in tutti i supermercati) del riso e metteremo in frigorifero per almeno un'ora.
Trascorso il tempo dovuto gireremo le formine uno o al massio due in un piatto, adegieremo sopra ogi forma una fetta di scamorza affumicata e passeremo i piatti per un minuto nel micronde per far si che la scamorza si sciolga. decoriamo con del pepe nero appena grattato e il reggiano... il risultato finale sarà...



 Il vino che vi consiglio per questo piatto è l'Alto Adige Valle Isarco Muller Thurgau Doc asciutto , fresco, sapido e adatto sia a risotti con le verdure che a formaggi molli... quindi direi l'ideale! La sua gradazione non altissima(minimo 10.5) lo rende un vino nn di corpo ma piacevole e di altissimo livello.
 Che altro dire... Buon Appetit!!!:-)))
 a presto Francesca

lunedì 25 aprile 2011

CALAMARI AL POMODORO

Eccoci qui finalmente, 
usciti dal tunnel delle festività di pasqua, di nuovo tra queste righe per dividere con voi il piacere della buona tavola.... :-))).
Oggi vi parlero' di una ricetta che ha come base il pesce, semplice e gustosa che può  risolvere il classico problema del primo e del secondo piatto.. parlermo infatti di calamari al sugo, il quale sugo alla fine puo anche essere un buon condimento per delle linguine o una buona calamarata.... o semplicemente come ho fatto io per dei crostini!!!
Bene per il nostro piatto ci serviranno dei calamari puliti , privati dell'ossicino interno che ridurremo a rondelle come se li dovessimo far fritti, e taglieremo anche i tentacoli.
-Dell'olio extravergine di oliva 
-due spicchi d'aglio
-prezzemolo fresco
-vino bianco
-polpa di pomodoro
-sale
-peperoncino se piace
In una casseruola o salta pasta mettiamo dell'olio d'oliva aglio(peperoncino se vogliamo) e facciamo soffriggere stando attenti a non bruciarlo, apppena dorato aggiungiamo i calamari ed il prezzemolo li saltiamo 5 minuti e versiamo 1 bichiere colmo di vino bianco secco

ed il prezzemolo, abbassiamo il fuoco e copriamo con un coperchio lasciando cuocere fino a che il vino non si ritiri,(i calamari se non cotti bene o cotti troppo risulteranno duri è molto importante quindi che cuocino a fuoco basso e per almeno una mezz'ora con il coperchio in modo che non ci sia dispersione di calore).
A questo punto possiamo aggiungere il pomodoro e lasciarli finire di cuocere per altri 30  minuti.
Io l'ho servito come una sorta di zuppa ma se volete praparare anche della pasta da condire con il sugo dei calamari vi assicuro che farete un figurone.
Bene finita la cottora impiattiamo aggiungiamo dei crostini di pane(che potete fare o comperare tranquillamente), per decorazione ho usato del semplice prezzemolo fresco ...ed ecco pronto in tavola.
Per questo piatto il vino che vi consiglio è un COLLI ALTOTIBERINI SPUMANTE DOC,umbro, fruttato, armonico secco ed elegante servito minimo ad 11 gradi è un ottimo compagno per il pesce in zuppa.
 Buon Appetito!!!!:-)))
A presto. 
Francesca

 

martedì 19 aprile 2011

CESTINI DI GRANA PADANO

Salve a tutti ragazzi,!!!
scusate per l'assenza ma purtroppo, in questo periodo il lavoro  mi porta lontano dal pc....e dalla cucina!!:-(
Quindi oggi per confermare comunque la ma presenza vi proporrò qlc di molto veloce, freddo colorato che potrete servire come antipasto, magari accompagnato da un vino Prosecco o da un'aperitivo a seconda del gusto.

Il nostro risultato finale sarà.....


Questo!!!:-) Dei cestini di parmiggiano con primosale pachinoo e rughetta.
Per questo piatto ci serve:
-Parmiggiano Reggiano grattugiato
-rucola
-pomodori pachino
-del formaggio primo sale
carta da forno e dei bicchierini da caffè.
In una padella per le crepes stendiamo un quadratino di carta forno , quando sarà ben caldaci ci versiamo un cucchiaio di parmiggiano e lo spandiamo fino a formare un cerchio-,con il calore il parmiggiano si squaierà e stando attenti  a non farlo bruciare lo togliamo dal fuoco prendendolo dalla carta forno... in fretta poggiamo sopra un altro quadrato piu grande di carta forno e adagiamo il tutto su di un bicchierini da caffè girato e sopre ci incastriamo un altro bicchierino di modo da far prendere al"disco di parmiggiano " una forma a cestino.
non lo togliamo dalla forma fino a che non si è freddato di modo che prenda bene la forma!
Proseguiamo così per quanti ce ne servono.
Fatti i cestini ci serviranno i "manici" quindi sempre con la carta da forno sulla piastra calda faremo delle striscioline con il parmiggiano, e faremo  freddare.
Ora possiamo sbizzarrirci con il ripieno.... io sono andata sul classico fresco ed estivo... ho tagliato a cubetti piccoli il primo sale(ho scelto questo formaggio perchè molto delicato e non copre il sapore del parmiggiano!) e i pachino ed ho guarnito mettendo i cestini uno schiena all'altro e li ho uniti con un manico.
ovviamete potrete usare mille ripieni mille guanizioni...a seconda dei gusti...




Simpatico aperitivo estivo direi che può dare sfogo a molta creatività.... ora tocca a voi.. 
Buondivertimento amici!!!
A presto
Francesca



martedì 12 aprile 2011

COUS COUS POLLO E VERDURE

Eccoci qui, è da poco arrivata la primavera e già si sente il caldo africano assolutamente fuori tempo, così mi sono cimentata in un piatto direi.... non proprio delle nostre parti :-) il couscous.
Sicuramente in una versione rivisitata e corretta visto che a parer mio solo chi è del  posto può riprodurre fedelmente i piatti dei proprio paesi, insomma come far fare una amatriciana ad un cinese!:-))))
Così ho lavorato molto di fantasia ed alla fine ho cmq avuto un risultato squisito!!!
Dunque per questi piatto "unico" direi, vista la consistenza di esso, ci servono:
-zucchine
-melanzane
-peperoni
-cipolle
-patate
-petto di pollo intero
-olio extra vergine di oliva
- cous cous
- cherry
Laviamo e tagliamo tutte le verdure come se dovessimo fare la classica caponata, quindi a dadini e le mettiamo in padella con l'olio e molta cipolla, saliamo e le lasciamo andare finchècherry e facciamo saltare, infine riuniamo con le verdure e portiamo a fine cottura. non risultino cotte,passiamo le verdure in un recipiente e nella stessa padella cuociamo il petto di pollo che avremo tagliato nello stesso modo delle verdure(più sarà tagliato piccolo, più avrà sapore)se necessario aggiungiamo un'altro  goccio di olio per farlo cuocere bene... a fine cottura mettiamo una spolverata di




Il risultato finae sarà più o meno questo....
Bene ora ci occuperemo del cous cous.
In una padella ampia e dai bordi alti mettiamo la quantità desiderata di cous cous in base alle persone,per ogni porzione aggiungiamo un cucchiaio di olio extravergine di oliva e con una forchetta lo "sgraniamo".
Portiamo ad ebbollizione dell'acqua(la si puo anche scaldare nel micronde per essere piu veloci)e ne mettiamo tanta quanta ce ne viene suggerita dalla casa produttrice del cous cous,chiudiamo con un coperchio e lasciamo riposare per 7/8minuti.
Togliendo il coperchio poi ci accorgeremo che il suo volume si è triplicato,ripetiamo l'operazione di sgranatura con la forchetta e aggiungiamo il condimento...

Se volete potete anche servire in un piatto le verdure ed il cous cous in modo diviso, ognino poi deciderà cosi la quantità che vorrà mangiarne.:-)
Consigliare il vino per questo piatto è un pò un azzardo...ma visto il suo sapore dal risvolto dolciastro, a causa delle cipolle,io abbinerei un Dolcetto oppure un Grignolino.
Buon impatto con l'Africa amici.
A presto
Francesca

venerdì 8 aprile 2011

Gnocchetti Primavera

Salve a tutti,
è decisamente arrivata la bella stagione, e con essa la voglia di colore anche nei piatti, così per una cena tra amici con poche difficoltà ma d'effetto, come primo piatto mi sono cimentata in questo "esperimento" pieno di bei toni invitanti e rilassanti.
 Ho usato come formato di pasta gli gnocchetti, conosciuti anche come cicche o cricche della nonna, hanno la stessa consistenza degli gnocchi veri e propri ma il loro essere molto piccoli consente un'amalgamatura del condimento perfetta!!!... Poi ovviamente.." de gustibus nn disputandum est!!":-)
Dunque ciò di cui abbiamo bisogno per 4 persone è: 
-una fetta di speck circa 2 hg
- gherigli di noci
-olio extravergine di oliva
-rughetta fresca
-provola affumicata
-panna da cucina o crema allo yogurt per condimenti(che rimane molto più leggera)


Possiamo iniziare riducendo lo speck a dadini e portarlo a temperatura con l'olio e le noci, quando sarà d'orato uniamo una manciata di rugola ridotta in trito.
Spegnamo il fuoco, aggiungiamo la panna/ crema yogurt ed amalgamiamo.

Cuociamo gli gnocchi e prepariamo, nei piatti  dove verranno serviti, un letto di rucola.
Pronti gli gnocchi che saranno cotti quando verranno a "galla" li scoliamo e li saltiamo con il condimento,( se dovesse risultare troppo denso possiamo aiutarci aggiungendo un pò di latte).
Impiattiamo e grattuggiamo sopra della  provola affumicata...e serviamo!

Vi assicuro che sono buonissimi e coloratissimi.:-)
Per questo piatto il vino che vi consiglio è un Bardolino D.O.C.  adatto, per le sue caratteristiche, a piatti "grassi"( e qui abbiamo panna, scamorza e speck) e può essere servito anche fresco.
Allora... buon appetito!!! 
a presto...
Francesca

mercoledì 6 aprile 2011

Aperitivo???..Aperitaco!!!!

Qualche mese fa con una mia amica abbiamo deciso di fare una delle nostre tante uscite tra donne, così, dicendo che avrebbe pensato lei al posto, e sapendo che sono amante dei posti tranquilli ma particolari, mi ha portatato all' Aperitaco.
Questo wine bar aperto da poco , si trova sulla famosa "salita dell'infiorata" a Genzano di Roma , uno dei nostri tanti Castelli Romani, e devo dire che da allora è diventato il ritrovo assoluto delle nostre splendite serate in "chiacchiera"!!!
Quando entrate vi trovate in un posto caldo e accogliente, non dispersivo ....anzi con pochi tavoli, ma questo garantisce l'ottimo servizio e la tranquillità nella ricerca di sapori slow food ed odori scrupolosamete selezionati dai proprietari del locale Alessio ed Eleonora.In più c'è la bellezza della variante..infatti ogni giorno c'è la specialità; ad esempio il giovedì la serata della birra(ovviamnte birre scrupolosamente selezionatee lavorate in modo attento e particolare assolutamente non commerciali!!!) od il venerdì antipasto esclusiavamente a base di pesce ...salse e carpacci , con vini abinati.
Si possono cmq trovare sempre bibite artigianali ,vini pregiati del lazio, e tante specialità tra formaggi e salumi esclusivamente slow food anche da comperare in loco.
Quindi oltre che motivo per trovarsi ed assaggiare prodotti della nostra splendita terra accompagnati da buona musica, è anche occasione per regalare gli stessi per occasioni speciali, come speciali sono le serate a tema organizzate da Alessio ed Eleonora  su prenotazione per unire sapori esclusivi all'arte;teatrale, cinematrografica e visiva.
Insomma un locale che mancava per intenditori e non che avvicina tutti alla ricerca dei buoni sapori italiani.
Io ve lo consiglio...e so che anche voi vi troverete benissimo!!!
                          APERITACO
A presto
Francesca

sabato 2 aprile 2011

Arista di maiale in crosta di pane

Salve a tutti,ora vi farò vedere una foto......
bene questo sarà il nostro risultato finale..... se tutto va bene!!! :-))))
La prima volta che ho sentito parlare di "carne in crosta di pane" mi suonava un pò strano...e me ne era stato parlato in associazione a del filetto di maiale avvolto da una baguette.
Ma io, come sempre, mi sono data alla rivisitazione!!!
Così ho comprato un pezzo di arista di maiale,in pratica il lombo disossato,che rimane sempre molto magro come il filetto ma ha delle fette più grandi e molto più belle da presentare, un pezzo di pane francese della stessa lunghezza dell'arista,(fate attenzione che il pane sia abbastanza capiente da contenere poi la carne!) 2 salsicce di prosciutto,delle fettine di pancetta tagliate sottili, olio odori , vino bianco ed un dado.
Per prima cosa si cuoce la carne, non è importante la legatura, l'arista rimane in pezzo unico e può essere cotto senza aiuto di rete o fili vari.In un tegame facciamo soffrigere in olio d'oliva cipolla, carota e sedano,appena la cipolla risulterà  d'orata mettiamo dentro l'arista e la facciamo rosolare sia da un lato che dall'altro a qusto punto la ricopriamo di vino bianco,aggiungiamo il dado e lasciamo cuocere a fuoco lento fino a che il vino nn sia ritirato completamente.
Cotta la carne la lasciamo raffreddare e.. nn buttate l'olio di fondo servirà poi per condire le singole fettine!!!Nel fratempo svuotiamo il pane francese della mollica, spelliamo le salsicce e spalmiamo il composto intorno alle pareti del pane (devono essere ben coperte, questo servirà ad ammorbidire il pane e vi aiuterà a nn rendere la carne "stoppacciosa" vista la totale mancanza di grassetto).
A questo punto siamo pronti... prendete l'arista cotta e fatela scivolare all'interno del pane, ricoprite lo stesso con le fettine sottili di pancetta e guarnite con dei rametti di rosmarino.

 Bene ora potete infornare a 180° il tempo di cuocere la pancetta, fondamentale per far si che il pane nel forno nn si bruci.
una volta cotto lasciamo raffreddare ma nn totalmente per avere un'ottimo risultato nel taglio, impiattiamo e copriamo con il suddetto olio di fondo della cottura dell'arista!
Vi assicuro il risultatò sarà una vera prelibatezza!!!!

Il vino che vi consiglio per questo piatto è un rosso del lazio un Atina Rosso Riserva DOC , fruttato  e asciutto, ottimo per la carne di suino.
Allora ... buon appetito!! :-)))
Francesca

giovedì 31 marzo 2011

CAPPELLI BURRO E SALVIA

Bene eccoci arrivati alla prima ricetta del blog, e come nn iniziare  dal primo??:-)
Dunque..perchè "cappelli"..in realtà la mia vera intenzione era fare dei ravioloni..ma alla fine hanno preso questa strana forma che a vederli sembravano  proprio dei bei cappelli estivi...e dire che li ho fatti in pieno inverno!!!;-))))
Come prima cosa ho steso la pasta all'uovo,  per 2 persone ho usato 2 uova e farina "00" quanta ne prendono, ovviamente deve risultare un impasto malleabile e nn duro.
Una volta stesa la pasta in modo molto sottile(con la macchina per la pasta per i piu' moderni...ma anche con il classico " mattarello"), mi sono dedicata al ripieno.
Volevo fare qualcosa di particolare... di non solito così ho dato un pò di libero sfogo alla mia fantasia...e a quello che mi  offriva il frigo!:-)
Ho sgrassata per bene delle salsicce di prosciutto(anche se molto magre, eseguo sempre questa operazione per renderle meno pesanti) e successivamente le ho ridotte a macinato e fatte leggermente saltare in padella,nel fratempo ho lessato due patate e schiacciandole con la forchetta le ho lasciate raffreddare.
Ho poi unito il tutto e aggiuunto al composto un uovo(che aiutasse ad amalgamare gli ingredienti), un pizzico di pepe, un pizzico di noce moscata e parmiggiano.



Non si potrà ottonere un composto molto omogeneo visto la grossolanità degli ingredienti ma l'importante è che il tutto sia mescolato per bene.


Così possiamo iniziare con il riempimento; con dei taglia pasta rotondi ho formato le basi e le coperture per il ripieno ed ho formato i miei cappelli...se vi dovesse risultare difficile far attaccare i bordi della pasta potete sbattere un tuorlo d'uovo e spennellarli in modo da far aderire per bene la pasta e far si che in cottura non si aprino.
Ovviamente ogniuno di noi potrebbe inventare mille modi per condire la pasta una volta cotta, 
ma io, vista l'importanza del ripieno, ho preferito il classico "burro e salvia".
Così in un saltapasta ho fatto scaldare una noce di burro stando attenta di non farlo bollire ed ho aggiunto della salvia fresca. 

Scolata la pasta(che sarà cotta quando nella pentola salirà in superficie) ho saltato i cappelli con il sopracitato condimento...impiattato e... buon appetito!!!!;-)
Per accompagnare questo primo piatto, semplice ma consistente nell'interno c'è bisogno di un vino rosso corposo, denso, consiglierei quindi un Chianti od un Barolo servito a temperatura ambiente.
Ora ditemi voi... nn sembrano dei cappelli???? :-)))
A presto...
Francesca